




























































Il 2013 e’ l’anno dei Mondiali a Salonicco (Grecia)
Nel 2013 ci furono diversi eventi pre e post Mondiale.
Citiamo la manifestazione “Antiquariato di pregio in Val d’Elsa) ideata e organizzata da Gigi Cagnazzo, presidente del Rotary Club Alta Valdelsa e da ChiantiBanca. Incasso a favore dell’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie). Partita a formazioni miste, i vincitori sono stati trascinati da Ciccio Della Fiori, 22 punti, e da Roberto Bruttini, 21 punti. Formazione Bianca: Cagnazzo 2, Bruttini 21, Manganelli, Collini 2, Della Fiori 22, Generali 6, Devetag 8. Allenatore Cardaioli Formazione Verde: Franceschini, Anconetani2, Visigalli 2, Dal Seno 12, Chiacig 10, Cessel 26, Pasquali 2. Allenatore Brenci.
Amichevole nella Marca con All Star Montebelluna
Nazionale Over 45: Gattoni 6, Bortot, Tortolini 2, Dalla Libera 14, Esposito 13, Tirel 2, Bullara 6, Coppo 5, Solfrini 6, Mayer 22, Brigo 10. Allenatore Bucci, vice Marinucci All Stars Nordica Benetton: Guerra, Pressacco 2, Maione 3, Brusamarello 3, Damian, Coldebella 13, Minto 11, Tegon 2, Nobile 9, Volpato 2, Donetto, Bocchi, Biasin 2. Allenatore Dalmassom, vice Trevisan
Amichevole a Rieti: Nazionale Over 40 – Rieti 84-73.
Nazionale Over 40: Corvino 7, De Ambrosi 12, Tortolini 6, Mayer 17, Capone, Dalla Libera 10, Macaro 3, Tirel 4, Carera, Venturi 9, Bertinelli 16. Sebastiani Rieti: Fazzi 10, Milone, Meloccaro 2, Guerra 6, Brunamonti 2, Feliciangeli 18, Colantoni 2, Riva 18, Blasetti 5, Bonora 6, Giovannelli 5, Di Paolo.
Amichevole a San Severo contro compagine serie B : gli Over 40 si impongono per 96-78 alla Cestistica San Severo
Nazionale Over 40: Corvino 16, Donati 2, Buongiovanni, Delli Carri 13, Paladino 2, Longobardi 14, Esposito 14, Dalla Libera 20, Bertinelli, Corvo 15. Cestistica San Severo: Mirando 14, Stella, De Fabritiis 20, Sorrentino, Cicirè 14, Scarponi 14, Pozzi 13, Pistillo, De Lucretiis, De Gregorio 4.
Capodistria: azzurri sulla cresta dell’onda.
Tante sfumature di azzurro. Ci sono gli azzurri e gli azzurrini. E ci sono anche gli azzurroni, cioè quelli dai quarant’anni in su. Sono azzurri speciali perché ogni anno, da quando li guida coach Alberto Bucci, portano a casa almeno una medaglia d’oro nei campionati internazionali FIMBA. Nel luglio di quest’anno, ai mondiali di Salonicco, agli azzurroni di coach Bucci hanno conquistato il titolo mondiale nelle categorie Over 40 e Over 50. Sono stati poi chiamati al torneo triangolare, con Slovenia e Croazia, che si è svolto alla fine di agosto sul mare di Capodistria a margine di Eurobasket. Sul mare, sì, avete letto bene: su una grande zattera trasformata in campo di basket. Il torneo modello ‘famolo strano’ si è risolto in una coloratissima festa di basket sull’acqua. Musica, cheer-leaders, raccattapalle in barca pronti a recuperare i palloni finiti in mare, spettatori stipati su un piroscafo affiancato alla zattera. Si sono alternati in campo nomi illustri del passato: gli sloveni Nesterovic, Milic, Smodis, i croati Radja e Naglic, i nostri Carera, Solfrini, Coldebella, Mentasti. Anche stavolta gli azzurri di Bucci sono stati all’altezza, sia pure… a livello del mare. Come sempre sulla cresta dell’onda!
Mario Boni torna in azzurro ai mondiali di Salonicco
Ai mondiali di maxibasket di Salonicco l’Italia parteciperà con due nazionali di coach Bucci (Over 40 e Over 50) e con la formazione bolognese Over 45 di coach Ritacca. Alle formazioni maschili si aggiunge quella Over 40 femminile, le Highlanders di Pesaro, puntuali anche quest’anno all’appuntamento internazionale della FIMBA. Una delle novità più importante è il ritorno di Mario Boni in azzurro, che giocherà con la nazionale Over 50. Con gli azzurri Over 50 ci sarà anche Mario Boni. Mario torna a vestire la maglia azzurra a vent’anni da quando fu chiamato in nazionale da Ettore Messina. A 49 anni aveva dato l’annuncio del suo ritiro dal basket giocato. Ma quando coach Bucci l’ha chiamato, ha risposto subito di sì. E, visto che le categorie del maxibasket, di cinque anni in cinque anni, arrivano fino alla Over 75, possiamo prevedere una carriera lunga e piena di soddisfazioni. La vita ricomincia a 50 anni per questo giocatore che ha dato al basket più di quanto abbia ricevuto. È il terzo giocatore italiano ad avere superato gli 11.000 punti. Considerando il rapporto fra partite disputate e punti realizzati, è il giocatore italiano che ha segnato più punti in assoluto. In Grecia cercherà di conquistare il titolo mondiale Over 50, aggiungendo così un’altra affermazione alle tante della sua lunghissima carriera, unica per durata, numero di successi, dedizione. Mario torna a Salonicco dove ha giocato con la squadra dell’Aris due campionati, dal 1996 al 1998, nei quali diede un apporto decisivo per la conquista della Coppa Korac e della Coppa di Grecia. I giornali greci gli hanno già dedicato articoli di bentornato. L’Italia Over 40 parte male, 67-75 con la Germania Salonicco, 14 luglio –
I mondiali cominciano male. Pronti, via, gli
gli azzurri Over 40 inciampano contro l’ostacolo della Germania, ritenuta alla vigilia abbordabile e vanno al tappeto 75 a 67. Scarsa preparazione nelle gambe, poca intesa, difesa affannosa, giornata nera nel tiro e, come se non bastasse tutto questo, ansia e precipitazione nei cinque minuti finali, quando la partita poteva essere raddrizzata. E pensare che, dopo un inizio col freno a mano tirato, l’Italia recupera lo svantaggio e accumula 13 punti di vantaggio all’inizio del terzo quarto. A quel punto affiora la stanchezza, la difesa lascia troppi varchi ai tedeschi, fisicamente molto ben preparati – tremendi Jenko, di origune ucraina, e Karamann – la percentuale al tiro crolla. “In più, a peggiorare le cose – rileva coach Bucci – ci si è messa la brutta abitudine dei nostri in attacco di fermarsi a invocare un fallo subito o comunque contestare le decisioni degli arbitri. In questo modo abbiamo incassato un mare di punti in contropiede. La partita l’abbiamo persa soprattutto in transizione”. Forse è meglio che le magagne siano venute fuori all’inizio. C’è tempo per rimediare, a patto di cambiare registro fin dalla prossima partita, contro la Grecia D, che non sarà facile. C’è comunque, anche in una giornata nera, qualcosa da salvare. Come la difesa messa in atto nella prima parte della gara, che ha fruttato un buon numero di palle rubate e di canestri in contropiede, con Corvo, Delli Carri e Corvino in bella evidenza. Di solito la pressione della difesa degli azzurri di Bucci demolisce prima o poi gli avversari. Questa volta invece ha demolito i nostri: nel senso che i tedesconi, tutti buoni atleti ben allenati, non si sono disuniti, e la fatica profusa nella difesa ha invece avuto ripercussioni negative sugli stessi azzurri. “La partita è finita troppo presto per noi – ha detto Capone – Abbiamo mollato in difesa, abbiamo smesso di recuperare palloni, e quando i tedeschi hanno rimontato lo svantaggio, abbiamo perso la fiducia. Tutto questo non deve più succedere”. A parziale giustificazione della giornataccia degli azzurri, va detto che non era facile inserire i tre nuovi innesti (Corvino, Zudetich, Brigo). I lunghi Zudetich e Brigo, al di sotto delle aspettative, sono attesi a una prova di appello. Queste difficoltà sono emerse brutalmente nel confronto con la Germania, una squadra che è il frutto di un campionato Over 40 diffuso in tutte le regioni, ben organizzato, in cui è relativamente facile mettere assieme una formazione allenata, compatta e ben affiatata. Un campionato di questo genere da noi manca, e non si può sempre sperare che l’improvvisazione e la nostra proverbiale fantasia rimedino tutto. In un certo senso la partita è il riflesso dei nostri vizi congeniti a confronto con la migliore organizzazione e previdenza tedesca. Succede nella grande politica, con Frau Merkel che detta legge e ci mette in riga, e può succedere anche nel basket.
Ecco infine i tabellini: Italia Over 40: Corvino 4, Donati 4, Delli Carri 10, Capone 10, Longobardi 10, Esposito 1, Zudetich 2, Corvo 13, Venturi, Brigo 6, Germania Over 40: Jenko 21, Neuhaus 12, Hagermann 2, Ritter 13, Klauck, Vogt, Karamann 18, Neumann 5 Azzurri Over 40, riscatto alla greca, 83-48
Salonicco, 15 luglio
Dopo lo scivolone con la Germania, gli azzurri Over 40 avevano l’assoluta necessità di riprendersi. Il riscatto c’è stato, con una vittoria perentoria contro la Grecia D, asfaltata col punteggio di 83-48. Gli azzurri fanno vedere un gran bel basket, basato su una difesa continua, puntuale, pressante, sul dominio ai rimbalzi, su una veloce circolazione della palla contro la zona greca, sulla precisione nel tiro da fuori (11 su 24 le bombe da tre). Certo, delle quattro formazioni greche della categoria Over 40, la Grecia D non è la più forte, ma non è nemmeno una squadra materasso. Gli azzurri non sembrano nemmeno lontani parenti di quelli visti il giorno prima,timorosi e incerti contro i tedeschi. Fin dal primo minuto partono col turbo. Il pressing e la gran vena di Delli Carri nel tiro da tre producono già a metà del primo quarto un vantaggio più che incoraggiante (15 a 1. La coppia di play Donati e Corvino ha il merito di tenere alto il ritmo e di imbeccare i frombolieri Longobardi, Capone e Delli Carri. Esposito e Corvo badano a far danni con le incursioni in area, mentre Zudetich, Brigo, Venturi e Bertinelli assicurano carrettate di rimbalzi. Ottimo l’esordio di Bertinelli, che aveva dovuto saltare la gara con la Germania per un impegno improrogabile. Ma tutta la squadra ora si muove bene, finalmente assume la fisionomia delle squadre guidate da Bucci, inflessibile in difesa e raziocinante in attacco. Raggiunti i 20 punti di vantaggio al riposo, l’Italia rallenta la pressione nel 3° quarto, chiuso 61-35. Ci pensa Bucci a scuotere i suoi con l’ordine tassativo: ‘Non regaliamo niente!’ preoccupato giustamente di accumulare un grosso scarto che potrà venire buono nel caso in cui conti il quoziente canestri. Per ben sei volte gli azzurri hanno costretti i greci all’infrazione di 24” o a tentare affannose e inutili conclusioni alla scadere dei 24”. La bella gara degli azzurri ha una cornice stupenda, il complesso sportivo della scuola privata Mandoulidis, a circa 15 km da Salonicco, considerata una delle migliori della Grecia: roba che in Italia non ci sogniamo non solo fra gli istituti pubblici, ma nemmeno fra quelli privati. Ecco infine il tabellino degli azzurri: Corvino 7, Donati 4, Delli Carri 20, Capone 11, Longobardi 10, Esposito 11, Bertinelli 5, Zudetich 1, Corvo 7, Venturi 4, Brigo 3. Giornata favorevole anche L’Italia Master di Bologna che gareggia nella categoria Over 45, procede a punteggio pieno. Dopo aver battuto l’Austria 73-70, ha travolto l’Uruguay 85-73. Sfortunate invece le ragazze Over 40 Highlanders di Pesaro, sconfitte per un solo punto (47-48) dalle colombiane.
Capolavoro contro la Serbia , battuta 81-72 L’Italia Over 40 compie un vero capolavoro battendo la Serbia, una delle favorite alla vigilia per il titolo, che si era presentata con due vittorie su due partite e che schierava Milenko Topic, nazionale alle Olimpiadi di Atlanta e ai mondiali del ‘98. Gli azzurri si sono presentati con la faccia giusta alla palla a due e hanno aggredito i quotati avversari volando subito in contropiede. Il pressing delle guardie Delli Carri, Corvino e Donati si rivela un’arma micidiale nelle mani degli azzurri, pronti a schizzare in transizione. Ma i nostri si sono comportati benone anche negli attacchi manovrati contro la buona difesa della Serbia, quasi sempre a uomo. Gli azzurri alternano con buona scelta di tempo le conclusioni da fuori dei frombolieri Capone, Delli Carri e Longobardi con le incursioni in area condotte soprattutto da Corvo e da Corvino. Primo quarto in equilibrio (19 a 20) ma la buona difesa e lo spirito di reazione degli azzurri sorprendono gli slavi, che perdono sicurezza. In apertura del 2° quarto la nazionale era matura il break, partito da un tecnico trasformato da Esposito, seguito da un contropiede di Bertinelli e da una serie irresistibile di tre bombe su tre di Capone in rapida successione. A cinque minuti dal riposo l’Italia raggiunge il massimo vantaggio (44-28). Sembra fatta. Ma i serbi sono difficili da domare; punti sul vivo, reagiscono aggrappandosi al loro fuoriclasse Topic, che a forza di bombe e di tiri liberi ha favorito un contro-break di 11-0 (44-39). I nostri Zudetich, Esposito e Longobardi si alternano in difesa sul fuoriclasse Topic, trattato con riguardo perfino eccessivo dalla coppia di arbitri tedeschi. Il guaio è che Topic è una macchina dalla linea dei tiri liberi, e ne mette a segno 15 su 18. I serbi si avvicinano pericolosamente (59-57 a 1’23 dalla fine del 3° quarto), ma tanto basta per dare la scossa i nostri e presentarsi all’ultimo quarto con un discreto margine (64-57). Nel quarto finale gli azzurri dànno il meglio di sé moltiplicando gli sforzi senza mai perdere lucidità. “Sono stato sveglio due ore la notte prima della gara – ha detto Michele Bertinelli – e non ho fatto altro che pensare a portare a casa la vittoria. Eravamo tutti concentrati, e il risultato che volevamo è arrivato”. E Riccardo Esposito, top scorer degli azzurri con 20 punti, ha ben fotografato la realtà degli azzurri: “Noi siamo una squadra che non può permettersi di giocare senza intensità. Se giochiamo in questo modo non abbiamo avversari”. Difficile pescare il giocatore MVP in un gruppo così compatto. Diciamo allora che MVP è lo spirito di questa squadra. Ma possiamo dire che il titolo di MVP lo merita Bucci, capace di trasformare in due partite e un allenamento un insieme di giocatori in un gruppo vincente. Chapeau, coach Alberto! Ecco il tabellino dell’Italia Over 40: Delli Carri 13, Capone 9, Longobardi 14, Esposito 20, Bertinelli 4, Corvino 14, Donati, Zudetich 2,Corvo 4, Venturi, Brigo. Gli Over 40 si bevono il Montenegro, è semifinale Salonicco, 18 luglio
Azzurri avanti tutta ai mondiali di maxibasket
La nazionale azzurra Over 40 supera dopo una battaglia molto aspra il Montenegro 85-81 e conquista il passaggio alla semifinale in cui affronterà l’Ucraina. In precedenza gli azzurri Over 50 avevano battuto con largo margine la Croazia (72-34); in semifinale se la vedranno con gli Usa. Mentre la partita dei senatori azzurri Over 50 si risolve in una formalità o poco più, quella con i montenegrini è una vera battaglia in tutti i sensi, non solo tecnica ma anche fisica. Alla fine l’Italia si beve il Montenegro, amaro per definizione, e in questo caso amarissimo, con qualche goccia di veleno dentro, ma che fatica mandarlo giù e toglierselo dai piedi. Fra le due squadre c’era acredine dallo scorso anno, quando gli azzurri erano stati battuti in semifinale. La squadra slava aveva poi vinto il titolo con pieno merito. Ma i nostri quella batosta non l’avevano digerita. E così, fin dalle prime battute, la vecchia ruggine è saltata fuori. Gli azzurri, aggressivi e veloci, balzano subito in testa 5-0. I montenegrini capiscono che per loro la gara sarebbe stata dura. Spintoni, marcamenti pesanti, gomitate, provocazioni: l’armamentario del gioco duro lo conoscono molto bene. I nostri non si perdono d’animo e reagiscono, con in testa Riccardo Esposito, che di fronte al gioco pesante non fa una piega, anzi. Purtroppo gli arbitri, che per giunta avevano adottato un metro permissivo, hanno il torto di non bloccare all’inizio attriti e scorrettezze, e la partita si incattivisce. In un clima di forte tensione, le due squadre chiudono il primo quarto sul punteggio di 16-17 per i nostri avversari. All’inizio del secondo quarto gli azzurri hanno ceduto di brutto sotto le, che firmano un break montenegrino di 10 a 1 (17-27), grazie alle bombe in serie degli ottimi Vukcevic e di Boskovic. Montenegro in vantaggio a metà gara per 45-36. L’Italia torna in campo dopo il riposo con la grinta delle grandi occasioni. E i montenegrini reagiscono a modo loro, con le maniere pesanti. Dopo due minuti il duemetri Daletic replicat a un fallo di Esposito con una testata che manda al tappeto l’azzurro. Dopo di che cerca di piazzare il suo piedone numero 48 sulla testa del nostro giocatore. Tafferugli, spintoni, scontri, minacce; con grande fatica e con l’aiuto dei pochi uomini di buona volontà delle due formazioni, gli arbitri hanno riportato l’incontro su binari accettabili. Tecnico a Daletic, espulso, e 4 tiri liberi a disposizione dell’Italia: Delli Carri ne segna 3 e di qui scatta la rimonta azzurra. A metà del 3° quarto Italia in vantaggio (48-46) con una tripla di Donati. Parità alla fine del 3° quarto (61-61) con i montenegrini che mostrano i primi segni di stanchezza. Nell’ultimo quarto l’Italia scatta in avanti. Dopo i canestri di Corvino e di Longobardi, Esposito firma il +10 (71 a 61). La tensione, già alta, sale ancora, ma gli azzurri sono decisissimi a non mollare. Gli slavi sono stanchi, e la loro reazione viene contenuta dalle bordate dall’arco di Delli Carri, top scorer della gara con 25 punti (4 su 6 da tre, 2 su 5 da 2 e 9 su 10 ai tiri liberi). Finisce con i montenegrini alle corde, capaci solo di tirar fuori le triple della disperazione nei minuti finali. Ma sono triple che non fanno male, capaci di ridurre lo scarto.
E gli azzurri volano in semifinale.
Con Italia – Montenegro ci lasciamo alle spalle la vera finale di questi mondiali. Vedremo domani, nella semifinale Over 40, la consistenza dell’Ucraina, che ha battuto la non irresistibile formazione del Venezuela per 73 a 57. Ecco il tabellino degli azzurri: Corvino 8, Donati 8, Delli Carri 25, Capone 5, Longobardi 7, Esposito 13, Bertinelli 6, Zudetich 5, Corvo 6, Venturi 2, Brigo. La giornata favorevole per il basket italiano è completata dalla formazione Over 45, Italia Master, anch’essa approdata alla semifinale dopo aver battuto la Dinamo Russia 71-58. Sabato affronterà in semifinale il Cile, che ha superato l’Argentina 79-82 all’overtime.
Dagli Over 40 il primo oro, Grecia domata 82 – 71
OVER 40 – Gli azzurri, secondo il copione che hanno seguito in questo mondiale, partono di slancio, con una difesa forte che fruttato palle rubate e canestri in contropiede. Insistono nel secondo quarto in pieno stile – Bucci, aumentando l’intensità in difesa e alternando il tiro da fuori e gli attacchi in penetrazione. Il successo è maturato in questo secondo quarto, in cui i greci, frastornati, hanno segnato la miseria di 6 punti e gli azzurri hanno accumulato un vantaggio di 20 punti (49-29). Prodotto questo bello sforzo, i nostri calano poi d’intensità in difesa, e in attacco giocano troppo statici, così snaturando il loro basket. Fatale la rimonta dei greci, che all’inizio dell’ultimo quarto si portano a – 5. Provvidenziali, a questo punto, i due palloni rubati da Delli Carri, che vola in contropiede rintuzzando le velleità elleniche. Nelle fasi finali gli azzurri giocano in attacco molto larghi, sfruttando le penetrazioni e gli scarichi e controllando bene i rimbalzi in difesa. Questo il tabellino Italia Over 40 – Grecia 82-71 – Corvino 17, Donati, Venturi, Delli Carri 9, Capone 7, Longobardi 11, Esposito 12, Brigo 2, Bertinelli, Zudetich 12, Corvo 12. A Bucci e ai giocatori azzurri arrivano vagonate di complimenti dall’Italia via telefono, sms, Facebook. Fra i primi a mandare le congratulazioni i coach illustri Ettore Messina e Valerio Bianchini.
L’Italia Over 50 passeggia col Perù 80-19
Il cammino dei senatori azzurri Over 50 comincia col sorriso nel bellissimo e funzionale complesso sportivo della scuola cattolica YMCA. Più che una gara ufficiale, quella col Perù è una partitella di allenamento: 80 a 19 il punteggio finale. L’unico elemento apprezzabile esibito dalla formazione peruviana è la divisa, davvero elegante. Per il resto, tecnica poca e rudimentale, supportata da tanta buona volontà, tutto sommato quel che ci voleva per un allenamento di inizio torneo. Questi risultati con scarti abissali sono una pessima pubblicità per il movimento del maxibasket. Il fatto è che il regolamento della FIMBA accetta qualunque formazione, senza parametri, basta che paghi la tassa d’iscrizione. Ci pensa poi la selezione naturale a fare andare avanti le squadre più forti. Nel torneo Over 50 l’Italia è fra queste, e presto o tardi dovrà vedersela con le altre concorrenti toste: il Brasile campione in carica, la Grecia, gli Stati Uniti. Gli azzurri potrebbero seppellire gli avversari peruviani sotto più di cento punti, ma a che cosa ervirebbe? Coach Bucci preferisce che i suoi giocatori curino l’esecuzione degli schemi, e che i nuovi arrivati si amalgamino con i vecchi. Fra i nuovi Mario Boni fa brillare subito i
lampi della sua classe segnando 26 punti in 20 minuti e distribuendo – più di quanto gli succede di solito – assist ai compagni. I peruviani segnano in tutta la gara 19 punti, meno di quanti fa l’Italia nel solo primo quarto (20). Per giunta il
loro migliore elemento, Leon – che aveva aperto la gara con una bomba da tre, si è fatto male a un ginocchio, e lascia i suoi in balìa degli attacchi azzurri. Ecco il tabellino delgi azzurri: ITALIA OVER 50: Giordano 2, Schiavi 3, Mentasti 4, Montecchi 9, Solfrini 14, Tirel 2, Tortù 6, Carera, Ponzoni 4, Boni 26.
Boni e C. asfaltano l’Ucraina 82-35…
Gli ucraini di Kiev si sono fatti travolgere fin dall’inizio (19-5 nel primo quarto) senza opporre una resistenza decente. 82-35 alla fine, con l’ennesima mitragliata di Mario Boni, 26 punti. In gran parte vistosamente in sovrappeso, invecchiati prima del tempo, i nostri avversari hanno alzato subito una bandiera bianca come i loro capelli. Queste partite farsa le troviamo nella prima fase. Il tabellino dell’Italia Over 50. Ceccarelli 2, Giordano 2, Mentasti 2, Montecchi 10, Solfrini 10,Tirel 15. Tortù 9, Carera, Boni 26, Ponzoni 4, Cefis 1. Anche l’Italia Master Over 45 (quelli di Bologna) ha superato il primo turno dopo aver ottenuto on tre successi su tre partite … e travolgono i russi 77-48.
Gli azzurri Over 50 volano in semifinale
La nazionale azzurra Over 50 si sbarazza con facilità della Croazia (72-34) e vola alla semifinale, dove affronterà la forte squadra degli Usa. Contrariamente alle attese, la Croazia si rivela avversaria poco consistente. Per di più è assente fra gli slavi Ciutura, il giocatore più forte. Dopo 8 minuti gli italiani conducono 16 a zero. Gli slavi si scontrano con la ormai proverbiale difesa azzurra di marca Bucci, si incartano e perono fiducia. Chiuso con punteggio di 20 a 3 il primo quarto, gli azzurri accennano a tirare i remi in barca, consentendo ai nostri avversari un accenno di reazione. Coach Bucci non ci sta. Alza la voce e pretende concentrazione e attenzione. Tutti i giocatori si alternano in campo e hanno così modo di ripassare gli schemi predisposti. Fra le cose buone che gli azzurroni mostrano prendiamo in primo luogo la difesa, che verrà buona sabato quando affronteranno la formazione a stelle e strisce, vista in azione contro la Serbia. In secondo luogo spicca la buona forma fisica di tutti gli elementi. Oltre al solito Mario Boni, ancora una volta sopra i 20 punti, si mettono in luce Tirel e Solfrini, precisi in attacco e puntuali ai rimbalzi; Carera è il solito efficace intimidatore d’area; Montecchi e Schiavi molto buoni in regia. Mentasti, impiegato a lungo assieme a Boni, gli concede spazio in attacco. Contro gli Stati Uniti sabato in semifinale sarà tutt’altra musica. Sarà una semifinale difficile, inutile nasconderlo L’Italia dovrà battersi con grande intensità per spuntarla. La partita sarà trasmessa in streaming Tv sul sito www.maxibasketballtessaloniki2013.gr col commento di Maurizio Casaletto. Ecco il tabellino degli azzurri Over 50: Schiavi 5, Ceccarelli 2, Mentasti 6, Acerbi 4, Montecchi 4, Solfrini 10, Tirel 15, Tortù, Carera, Ponzoni 3, Boni 21, Cefis.
Lezione di basket ai maestri Usa, Over 50 in finale!
Salonicco, 20 luglio – La Nazionale Over 50 batte gli Usa 58-43 in semifinale ai mondiali di maxibasket e conquista la finale, che giocherà contro la Slovenia. Anche l’altra nazionale azzurra di coach Alberto Bucci approda alla finale. Entrambe le partite, in programma domani alle 14, ora italiana, saranno trasmesse in diretta Tv streaming con commento in italiano su www.fimba.net e www.livemedia.com (televisione ufficiale della manifestazione). I senatori azzurri Over 50, che hanno avuto un cammino relativamente facile fin qui, si sono trovati di fronte ai maestri Usa in semifinale e hanno impartito loro una bella lezione di basket, opponendo loro una difesa che li ha messi in difficoltà e trovando in attacco soluzioni spesso brillanti. Si dirà che la formazione a stelle e strisce non era la migliore possibile. Chissà quanti ultracinquantenni ci sono in giro negli States in grado di fare una figura migliore. Certo, ma nella squadra che ha giocato con gli azzurri non mancano i buoni elementi: come il pivot di 2,06 Mark Acres, per esempio, che giocò per qualche tempo nella Nba con i Boston Celtics per poi emigrare nei campionati d’ Europa per sette anni, e poi in Australia e in Argentina. I tifosi varesini lo ricorderanno quando giocò con la maglia della DiVarese nel 1986. Gli altri giocatori americani inoltre sono venuti in Grecia dopo essere stati scelti alla fine del Masters Basketball Championship. Una squadra vera, insomma, non fatta da quattro amici al bar che hanno deciso di fare una vacanza in Europa. Onore al merito degli italiani, dunque, che imbrigliano subito gli avversari rendendo difficile e avventurosa la strada per andare a canestro. Per cinque volte gli statunitensi sono costretti all’infrazione di 24”. In difesa è monumentale Flavione Carera, che ha dominato l’area e contenuto Mark Acres, il giocatore più pericoloso, e gli altri lunghi; secondo coach Bucci meritato il titolo di MVP: le sue cifre, del resto, sono eloquenti: 10 rimbalzi, 5 palle recuperate, tre assist. In attacco nessun canestro all’attivo, ma quello non è il suo compito in questa squadra. Senza di lui l’impresa azzurra sarebbe tremendamente più difficile. A segnare ci pensano soprattutto Mario Boni e Marco Solfrini 43 punti in due, che non si risparmiano certo in difesa. La partita si mette subito sui binari giusti per l’Italia che all’inizio del 2° quarto è avanti 21 a 8. A questo punto gli americani producono il massimo sforzo, mentre gli azzurri incappano in un inatteso black out al tiro restando sei minuti segna segnare. E così ecco gli americani ridurre lo svantaggio a soli 5 punti, 21-16 a tre minuti dal riposo. Passato il pericolo, nel 3° quarto i nostri allungano decisamente: 37-20 a metà del 3° quarto. Altro forcing degli statunitensi, che approfittano dell’assenza di Boni , in panchina con 4 falli e riportano lo svantaggio sotto le due cifre, 41-32 alla fine del 3° quarto per poi farsi minacciosi nell’ultimo quarto: 37-41 a 7 minuto dalla fine. Ma il ritorno in Campo di Boni rimette le cose a posto. Gli attacchi degli Usa si infrangono contro la nostra difesa e gli azzurri conquistano senza affanno la finale per l’oro. Ecco il tabellino degli azzurri Over 50: Schiavi, Mentasti, Montecchi 6, Solfrini 19, Tirel 4, Tortù, Ponzoni, Boni 24, Ceccarelli 2, Cefis. Le due nazionali azzurre giocheranno le loro finali alla stessa ora, cioè alle 14, ora italiana: gli Over 50 contro la Slovenia, che ha superato il Cile, e gli Over 40 contro la Grecia. Bucci sarà in panchina nel palasport Paokcon gli Over 40 e lascerà la guida degli Over 50 al suo vice Maurizio Marinucci nella finale al palasport Aris contro la Grecia favorita.
Boni (46 punti) guida gli Over 50 al secondo oro Dopo che la nazionale Over 50 aveva eliminato gli Usa, si pensava che l’ostacolo più difficile fosse stato tolto di mezzo. Invece la Slovenia si dimostra un osso duro dall’inizio alla fine. L’Italia – guidata in panchina da coach Anzini, poiché Bucci era impegnato con la finale con gli Over 40, programmata alla stessa ora – commette l’errore di mettere in atto una difesa né aggressiva, né mobile. Peccato mortale, un invito a nozze per gli slavi, che si sono dimostrati tutti – dalle guardie ai centri – ottimi tiratori da fuori. Così l’inizio è subito in salita, con gli azzurri costretti a inseguire. Qualche pecca anche in attacco, dove i nostri scaricano troppo spesso la responsabilità del tiro su Mario Boni. Certo, questo incarico Mario non lo ha mai rifiutato, né lo rifiuterà mai, dovesse giocare per i prossimi 20 anni nei campionati di maxibasket. Resta il fatto che la consueta armonia del gioco si vede poco. Nel secondo quarto, con Boni in panchina a rifiatare, l’Italia rimane senza segnare per oltre 5 minuti. La partita va avanti punto a punto, fino a quando gli sloveni allungano e si portano avanti chiudendo il terzo quarto avanti di 5 (58-53). Gli azzurri, facendo appello all’orgoglio, si scuotono rimontano con Tirel e il solito Boni fino a passare in vantaggio 69-68 a due minuti dalla fine. Una tripla di Montecchi, un canestro di Solfrini e gli ultimi due dei 26 tiri liberi assegnati a Boni chiudono il conto e regalano una soddisfazione mondiale al basket azzurro. Ecco il tabellino – Italia Over 50 – Slovenia 79-73 – Giordano, Schiavi 1, Mentasti 9, Montecchi 10, Solfrini 10, Tirel 5, Tortù, Carera 5, Ponzoni 1, Boni 46, Ceccarelli 1, Cefis. Tris mondiale italiano: oro a Over 40, 45 e 50 Trionfo storico dell’Italia ai mondiali di maxibasket. Le due nazionali azzurre di coach Bucci hanno vinto l’oro nelle categorie Over 40 e Over 50. Oro anche per la rappresentativa ‘Master Basket Italia’ del bolognese coach Ritacca, che ha vinto il titolo nella categoria Over 45. Ecco i risultati di una giornata storica per il basket italiano dei ‘ragazzi d’epoca’: Nazionale azzurra Over 40 – Grecia 82-71; Nazionale azzurra Over 50 – Slovenia 79-73; Master Basket Italia Over 45 – Lituania 81-70. Mario Boni, tornato in azzurro dopo 21 anni, ha segnato 46 punti nella vittoriosa finale con la Slovenia. Nessuna delle tre finali, per motivi diversi, è stata facile. La formazione Over 45 Master Basket Italia ha portato a termine un bellissimo percorso netto, concluso con una vittoria in finale contro la forte Lituania. Dal 2005 al 2012 le squadre azzurre hanno dominato la categoria Over 45 vincendo a ripetizione le competizioni Fimba, europei e mondiali. Questa’anno in questa categoria non era presente alcuna squadra azzurra. Con questo trionfo la squadra Master Basket Italia ha provveduto a continuato la tradizione di supremazia italiana nella categoria Over 45. I ragazzi d’epoca continuano dunque a tenere alto il buon nome del basket italiano. E le Highlanders Over 40 di Pesaro? Volitiva, come sempre la loro partecipazione, ma anche questa volta senza la soddisfazione di entrare fra le final four.