


























































World League, Azzurri avvio col botto ma Boni è KO
Zara, 12 aprile 2015. Azzurri, buona la prima. Le due formazioni italiane in lizza a Zara nel torneo mondiale “World League” partono col piede giusto, con due sonanti vittorie. L’Italia Over 50 strapazza la Croazia di Uglian per 83 a 54, mentre l’Italia Over 45 travolge di Tulln per 117 a 46 .
OVER 50 – La partita d’esordio degli azzurroni Over 50 doveva servire soprattutto a trovare amalgama fra il gruppo storico dei senatori di coach Bucci e i nuovi arrivati, cioè le guardie Sbarra, Bortolini, De Angelis e Reali. L’amalgama si trova abbastanza presto, ma altrettanto presto, purtroppo, si perde Mario Boni, bloccato da un maligno stiramento al bicipite femorale destro. La tegola sulla squadra di Bucci cade a metà del terzo quarto, dopo che Boni, a riposo per tutto il secondo quarto, aveva aggiunto al suo repertorio di realizzatore anche una bella serie di palle rubate e di assist. “Mi conosco bene –commenta Super Mario – per guarire mi occorrono 3 settimane circa; per me il torneo di Zara è finito”. E tuttavia si tenterà di ovviare al guaio sottoponendo Boni a massaggi e soprattutto all’apparecchio Tecar. Sperare non costa, ma sarà dura.
Peccato, perché Boni aveva fatto vedere di essere bene in palla, il solito grande giocatore senza tempo. In avvìo di gara è lui a trascinare la squadra con una serie scoppiettante di 3 su 3 e due liberi su 2, utili a scavare il primo solco con gli avversari. I quali vengono dall’isoletta di Uglian, posta davanti a Zara, forti sponsorizzazione del Caffè Bar Dado e della guida di un eccellente veterano, Darko Pahlic, che ha militato nel massimo campionato Sicché il quintetto in campo è in sostanza fatto da Pahlic più quattro amici al bar: troppo poco per impensierire gli azzurroni. I senatori da anni in lizza nelle gare del maxibasket si confermano su un buono standard. Tirel si segnala per il tiro e per l’ottima forma fisica, Venturi è bravo nel procurarsi i falli a favore ed è implacabile dalla lunetta (8 su 8). Buono l’inserimento dei nuovi, fra i quali spicca Bortolini. Lusinghiero il commento di Pahlic sulla squadra azzurra alla fine della gara: “Sanno sempre cosa fare, si vede che sono bene organizzati e sono molto concreti. Un’ottima squadra”. Il prossima gara lunedì contro l’Ucraina, che sarà certamente più impegnativa di questi croati. Ecco la formazione e il tabellino
ITALIA OVER 50 – Bortolini 8, Sbarra 3, Reali 2, De Angelis, Venturi 12, Solfrini 8, Boni 14, Tirel 15, Bullara 13, Tortù 4, Ponzoni, Carera 4
OVER 45 – Ancora più facile il compito per gli azzurri Over 45 di Luca Allegrini, alle prese con gli ausriaci di Tulln, una cittadina nei pressi di Vienna.
Originali – diciamo così – le divise degli azzurri, che su maglie e tute hanno la bandiera italiana con i colori invertiti, cioè con il rosso al posto del verde. Il grossolano errore – che in Italia è peraltro abbastanza diffuso – è stato fatto dalla ditta che ha stampato le divise; quando queste sono state consegnate, era troppo tardi per rifarle. Pazienza, l’importante è fare giocare a basket nel modo giusto: ciò che ha fatto l’Italia Over 45.
Il primo quintetto ha scavato in 4 minuti un divario di una dozzina di punti: i nostri accumulano palloni su palloni sia a rimbalzo sia rubandoli dalle mani degli austriaci impostando poi manovre veloci. Risultato: canestri in contropiede a grandine, conclusi di volta in dagli scatenati Delli Carri, Corvo, Angeli.
Certo, tutto è facile contro avversari morbidi come il burro, fra i quali l’unico di una certa consistenza si è rivelato O’Neal, un’ala di colore che ha ricoperto un po’ tutti i ruoli, dal play al centro, visto che dappertutto c’è un gran bisogno di esperienza e conoscenza del basket. Il primo quarto si chiude con quasi 20 punti di scarto, 33 a 14.
Nel secondo quarto, con un quintetto tutto nuovo: Rossini, Zeppa, Gray, Silvestrin e Gei Gei Capone, la
musica non cambia, anche perché gli austriaci pagano un pesante tributo alla stanchezza. Al riposo l’Italia aventi di 29 punti (56-27). Il resto della gara non ha praticamente storia.
Bisognerà aspettare avversari più consistenti per avere un’idea del valore degli azzurri Over 45, che sulla carta si presentano comunque come la squadra da battere.
Dan Peterson, atteso qui a Zara per martedì 14, darà il, suo contributo per portarli al successo nelle gare decisive, semifinale e finale.
Ecco formazione degli azzurri e tabellino:
ITALIA OVER 45- Austria Tulln 117 – 46: Angeli 20, Delli Carri 11, Corvo 22, Dalla Libera 21, Gray 7, Giannini 4, Silvestrin 4, Gei Gei Capone 10, Gigliozzi 3, Carney 4, Rossini, Zeppa 15.
Gli Over 45 filano a 108 di media
Un’altra vittoria di grosse dimensioni (99-57 contro la Croazia di Sebenico) per la formazione azzurra Over 45, che sta correndo al galoppo verso il primo posto della prima fase alla bella media di 108 punti per gara. Questa volta, dopo i 117 punti di ieri, per un pelo non passa i cento punti, ma supera un esame importante: i croati di Sebenico, infatti, sono formazione di spessore più consistente dell’Austria liquidata in fretta nella prima giornata. La bella squadra di Allegrini e Gambini può dunque guardare con buone speranze al futuro.
Coach Gambini anche nella seconda gara alterna due quintetti completamente diversi. Al primo, composto da Angeli, Delli Carri, Corvo Dalla Libera e Carney, è affidata la missione di fiaccare gli avversari con un basket ad alto ritmo. Missione compiuta solo in parte, peraltro. È vero che dopo nemmeno due minuti, grazie alle incursioni di Corvo e di Angeli, il vantaggio sui croati schizza a 9-0; è vero che il divario si mantiene sui 10 punti fino a metà quarto; ma poi gli azzurri, presi forse dalla smania di fare troppo in fretta, devono fare i conti con la reazione dei croati e con un avversario sempre presente nelle competizione degli ultraquarantenni, cioè con la fatica del secondo giorno. Fatto sta che negli ultimi due minuti del quarto i croati riducono lo scarto a un solo punto (18-17).
Il secondo quintetto, composto da Rossini, Zeppa, Gray, Silvestrin e Gei Gei Capone, ha buon gioco nel domare avversari comunque provati dalla cura energica del quintetto azzurro di partenza. Ma ha soprattutto il merito di giocare di squadra, con una difesa ben registrata – in cui giganteggia Sly Gray – e che gela gli avversari costringendoli a non segnare per ben 7 minuti. Il bomber Zeppa si incarica di incrementare il vantaggio, e Silvestrin e Capone sono una minaccia continua nell’area avversaria. Punteggio di 47 a 25 al riposo. Altro cambio di quintetto nel terzo quarto: stavolta tutto fila liscio, con gli azzurri più tranquilli. Angeli può così rimpinguare il suo bottino, imponendosi fra i cannonieri del torneo.
L’ultimo cambio di quintetto aumenta l’inerzia della gara a favore degli azzurri, padroni incontrastati del campo. C’è gloria per tutti. Il titolo di MVP lo assegniamo a Sly Gray per il gran lavoro svolto sia in difesa, sia in attacco, per i rimbalzi catturati e per la visione di gioco sempre lucida.
Domani gli azzurri Over 50 di coach Bucci affrontano l’Ucraina, battuta oggi di 10 punti dalla modesta formazione croata di Otok Uglian.
Concludiamo con una nota di colore giallo. Niente di poliziesco, per fortuna; il giallo è in omaggio alle squadre giapponesi (due maschili e un a femminile) che hanno segnato qui a Zara il loro esordio sulla scena del maxibasket con grosse batoste: Le ragazze Over 45 sono state strapazzate dalle russe di San Pietroburgo per 73 a 39; gli Old Samurai Over 55 non hanno potuto resistere agli argentini, che li hanno battuti 47 a 30; e infine nella categoria Over 45 i giapponesi sono stati piegati per 75 a 55 da una delle numerose squadre russe. In generale i rappresentanti del Sol Levante sono veloci come razzi, ma la loro modesta statura li condanna senza pietà. Va detto che dalle sconfitte escono sempre sorridenti, con un fair play che in Occidente è a dir poco sorprendente
Ecco infine la formazione e il tabellino degli azzurri Over 45
Italia Over 45 – Croazia di Sebenico 99 – 57 : Angeli 24, Delli Carri 3, Gray 16, Di Lella 4, Corvo 10, Dalla Libera 6, Silvestrin 9, Giannini 4, E. Capone 8, Rossini 1, Carney, Zeppa 12
Azzurri Over 45 e 50 di slancio in semifinale!
Entrambe le formazioni azzurre entrano in semifinale senza sconfitte nel torneo mondiale “World League” dopo le due vittorie di oggi. La formazione Over 45 seppellisce la Croazia di Zupanja per 92-48; la Over 50 supera l’Ucraina per 53-33.
Sta salendo parecchio l’interesse con cui dall’Italia gli appassionati di basket stanno a seguendo gli ‘azzurroni’ impegnati nella rassegna mondiale di Zara. Lasciamo parlare le cifre. Il sito Nazionale Italiana
lito registra 5-6.000 contatti al giorno, in questi primi tre giorni è schizzato a oltre 26.000 contatti. Va da sé che questo numero salirà ancora nei prossimi giorni, quando i nostri rappresentanti in azzurro lotteranno per le medaglie, come del resto accade regolarmente da otto anni a questa parte. Ma veniamo alle vittorie azzurre di oggi.
OVER 50 – Dopo aver perso Mario Boni per uno strappo al bicipite femorale destro, gli azzurri di coach Bucci sono meno brillanti del solito contro la formazione ucraina di Mukhacevo, composta da giocatori grandi e grossi, con qualcuno vistosamente in sovrappeso. Contro avversari relativamente lenti, che attaccavano applicando sistematicamente azioni di ‘penetra e scarica’ , i nostri sembrano andare avanti con freno tirato, e solo verso la fine del primo quarto riescono a mettere a segno canestri in contropiede. 12 a 6 alla fine del 1° quarto.
La musica cambia nel 2° quarto, con la difesa azzurra che mette il catenaccio impedendo agli ucraini di segnare per i primi 5 minuti permettendo il primo allungo nel punteggio (20 a 6). Peccato per l’insolita imprecisione al tiro, ben sotto il 50%, una imprecisione che si è ripetuta anche dalla lunetta e che ha caratterizzato anche il 3° e il 4° quarto. Difficile scegliere l’MVP fra Bullara e Sbarra. Scegliamo quest’ultimo sia perché è un esordiente nelle gare di maxibasket, sia perché gli va dato il merito di condurre la squadra senza sbavature in regia e di mettere a segno pochi minuti dalla fine la bomba e il canestro che hanno chiuso i conti definitivamente.
Ecco la formazione degli azzurri e relativo tabellino
ITALIA OVER 50 – UCRAINA 53-33
Reali 3, Bortolini 5, Sbarra 7, De Angelis, Venturi 9, Solfrini 5, Tirel 5, Bullara 10, Tortù 2, Ponzoni 3, Carera 4.
OVER 45 – Senza problemi contro la Croazia di Zupanje la marcia della squadra guidata da Gambini, il coach che da domani avrà il conforto dei consigli di Dan Peterson, nientemeno. Data la modesta caratura degli avversari, viene a riposo Rossini, Gei Gei Capone e Carney. Un unico neo per i nostri: non aver preso sul serio in avvìo i croati, che – per quanto sfigati – sono pur sempre croati. Un neo piccolo, piccolo, spazzato via poi da una prestazione gagliarda, autorevole, in cui tutti hanno potuto dare il loro contributo. Registriamo, fra l’altro, Carletti, della compagine New Basket cara a Luca Allegrini. Ancora una volta è prezioso sia in difesa, sia in attacco, innescando dalla sua area il contropiede. E Pino Corvo, a cui assegniamo il titolo di MVP, è stato pronto a raccogliere gli inviti tramutandoli in canestri.
Ecco infine formazione e tabellino degli azzurri
ITALIA OVER 45 – CROAZIA ZUPANJE 92 – 48
Angeli 23, Gray 3, Corvo 14, Zeppa 8, Silvestrin 4, Giannini 9, Delli Carri 9, Carletti 4, Dalla Libera 10, Gigliozzi 8
Italia Over 45 in finale per l’oro, Over 50 per il bronzo
Soltanto gli azzurri Over 45 – vittoriosi contro la Russia 71-55 – ce l’hanno fatta a raggiungere La finale per il 1° e il 2° posto, mentre i senatori Over 50 devono accontentarsi della finale per il bronzo, dopo una partita persa con la selezione Fimba International 53-65 e rovinata in buona parte dagli arbitri, vistosamente a favore della formazione Fimba International.
La semifinale fra Italia Over 45 e Russia segna lo storico esordio di coach Dan Peterson in panchina in una competizione internazionale Fimba, una presenza che sottolinea la crescita del movimento del maxibasket. Domani, nella finale per l’oro, la squadra azzurra affronterà la Croazia Fortunal, che ha eliminato la Croazia di Sebenico 79-64. Mentre gli azzurri Over 50 si giocheranno la medaglia di bronzo con i russi della squadra di North Venice, cioè di San Pietroburgo.
Se il movimento del basket dei veterani guadagna prestigio dal l’ingresso di personaggi famosi come Peterson, premiato, intervistato e premiato già al suo arrivo ieri, ne perde però una bella fetta con arbitraggi partigiani inguardabili, come quello che ha pesato sull’eliminazione dell’Italia Over 50 di coach Bucci ( 65-43) a opera dalla Fimba International, una formazione composta da giocatori proveniente da Croazia, Slovenia, Usa, Israele, Brasile, Russia, Finlandia. Il nocciolo duro di questa selezione è composto da 5 campioni che avevano militato della grande ex Jugoslavia (Sunara, Kotnik, Mirt, Gergia e Petranovic); gli altri componenti hanno fatto da contorno, poco ininfluenti. In una competizione della Fimba, con in campo una formazione in gran parte croata e targata Fimba, gli arbitri Fimba (nonché croati) sono stati nettamente al disotto dei sospetti che sicuramente è facile formulare. La Fimba ha insomma vinto una partita come squadra, ma ha perso la faccia come organizzazione.
OVER 45 – I nostri appassionati possono consolarsi col successo della formazione Over 45, una categoria dominata anno dopo anno dall’Italia fin dal lontano 2008, sia nei campionati continentali, sia in quelli mondiali. Dan Peterson dunque ha buon gioco nel guidare una squadra con questi illustri precedenti. E tuttavia l’Italia Over 45 fatica nel primo quarto, un po’ per la consistenza della Russia, e molto per la smania di prendere subito un buon vantaggio nel punteggio. Risultato: Italia sotto di un punto alla fine del 1° quarto (19-20); e sotto addirittura 21 – 28 all’inizio del 2° quarto.
A questo punto gli azzurri sanno reagire senza perdere la testa e, sospinti da Angeli in smagliante forma fisica, riducono le distanze. Nel terzo quarto i russi pagan la fatica nel cercare di resistere al buon ritmo degli azzurri. Senza storia l’ultimo quarto, con Delli Carri scatenato in contropiede e nel tiro da fuori. MVP della gara Alessandro Angeli. Domani Dan Peterson li guiderà contro l’ennesima squadra croata Fortunal.
Ecco la formazione e il tabellino degli azzurri
ITALIA OVER 45 – RUSSIA INTERWOOD 71-55
Angeli 19, Delli Carri 15, Gray 8, Di Lella, Corvo 8, Dalla Libera 6, Silvestrin 5, Giannini, Carney 2, Gigliozzi 2, Rossini 4, E. Capone, Zeppa 6.
OVER 50 – Nella semifinale Over 50 la Fimba perde una fettadi credibilità. Non è la prima volta che succede, peccato. E pensare che l’Italia di coach Bucci era scattata subito in avanti 6 a zero nel primo minuto con manovre veloci e pulite. I lunghi Kotnik e Sunara creano subito problemi alla nostra difesa e la gara si incanala in una lotta punto a punto. Ma già a metà del primo quarto gli arbitri hanno fatto pendere la bilancia dalla parte dei nostri avversari.
Ogni scontro fra avversari, com’è, come non è, finisce con un fallo fischiato all’Italia. Che ovviamente si innervosisce, a cominciare da coach Bucci che protesta e che, fischio dopo fischio, va fuori dai gangheri. Primo quarto chiuso 10 a 15 per la Fimba, e secondo quarto che comincia male per gli azzurri. A 4 minuti
dal riposo, con l’Italia sotto 13 a 24, Bucci fa entrare Mario Boni, che miracolosamente è riuscito a riprendersi dallo stiramento della partita d’esordio. È proprio Boni, subito imitato da un ottimo Bullara, a sbloccare il punteggio azzurro e a ridarci qualche speranza.
Gli uomini di Bucci cominciano il secondo tempo con un altro spirito, riducono lo scarto, segnano con continuità portandosi a 3 minuti dal termine del 3° quarto sul 37 a 41. A questo punto gli arbitri accentuano la pressione, soprattutto nei confronti – indovinate un po’ – di Mario Boni. Il quale non è il tipo che le manda a dire, e all’ennesima protesta viene espulso. Inutili le proteste a gran voce e a gran gesti di Bucci.
Pioggia di tecnici, e la partita finisce qui, con Bullara che tiene alto il buon nome degli azzurri d’epoca con belle conclusioni da fuori. Due dati eloquenti: 20 tiri liberi messi a segno dai nostri avversari e solo 8. dagli azzurri. 31 falli fischiati agli azzurri e 20 alla Fimba International.
Formazione azzurra e tabellino:
ITALIA OVER 50 – FIMBA INTERATIONAL 53 – 65
Bortolini, Sbarra 12, Reali, De Angelis, Venturi 4, Solfrini 8, Boni 5, Tirel 7, Bullara 17, Tortù, Ponzoni, Carera.
Oro e bronzo, azzurri ai vertici del maxibasket
Una medaglia d’oro alla formazione azzurra Over 45 e una di bronzo a quella Over 50. Il bilancio della spedizione in terra croata per il torneo mondiale “World League” è ancora una volta positivo per l’Italia, che si conferma saldamente fra le prime 10 nazioni al mondo nel ranking del maxibasket. Una posizione di prestigio, quella degli azzurri, sia perché la qualità del basket messo in campo è ammirata un po’ da tutti, a cominciare dai tecnici, sia perché costruita negli ultimi 8 anni sulle categorie più competitive, la Over 40, la Over 45 e la Over 50. Altre nazioni, come Russia, Usa o Brasile sono davanti a noi anche perché gran parte dei loro successi viene dalle categorie femminili e da quelle maschili più anziane (dalla Over 55 alla Over 75) alle quali l’Italia non partecipa.
Le due medaglie vinte a Zara dagli azzurri hanno in comune criteri tecnico – tattici simili: difesa molto accentuata, con netta preferenza per quella individuale e manovre veloci. Queste scelte sono giustificate soprattutto dal tipo di avversari degli azzurri, in gran parte provenienti dall’Est Europa: giocatori grandi e grossi, generalmente più lenti dei nostri.
OVER 45 – Dan Peterson, che ha preso in mano la formazione Over 45 nella semifinale contro la Russia e nella finale con la Croazia ci mette cinque minuti a capire il giro del fumo e ad adottare questo tipo di gioco. Nella marcia trionfale della finale (83-52 contro la Croazia targata “Fortunal”) insiste fino all’ultimo quarto nel pretendere una difesa forte, con stille – tanto per intenderci – di sangue oltre che di sudore. Anche quando Angeli, Gray e compagni sono avanti di 20 punti ordina: “Non voglio vedere nessuno rilassato”. L’incitamento che ripete di continuo è stato: “Lavorare, lavorare, lavorare!”.
Aggiungiamo d’altra parte che la nazionale Over 45 che Dan ha la fortuna di guidare era uno squadrone fatto e finito, in cui figurano giocatori che già avevano vinto almeno due ori fra mondiali o europei di maxibasket, come Dalla Libera (4 ori su 4 partecipazioni), o Delli Carri, Corvo, Gei Gei Capone, Gray , o comunque giocatori collaudati come Angeli, Silvestrin, Zeppa, Carney, Giannini, Gigliozzi, Di Lella, per non parlare di un esordiente di lusso nel maxibasket come Lupo Rossini.
Doppio oro per Dan Peterson – Felice e soddisfatto Dan Peterson, esordiente nelle competizioni del maxibasket, quando ha ricevuto la medaglia d’oro nella cerimonia di premiazione degli azzurri Over 45. Per lui però la cerimonia non è finita lì. Il presidente della Federazione Maxibasket, Rodriguez Lamas, gli ha messo al collo un’altra medaglia d’oro. E questa cosa c’entra? – è sembrato chiedersi meravigliato il coach. Semplice: per i dirigenti della Federazione Maxibasket la presenza ufficiale di Dan Peterson alla World League ha aggiunto prestigio alla manifestazione e il presidente ha riservato a Peterson un trattamento di riguardo. Probabilmente per questo le medaglie d’oro sono state due. Diciamo che una può ben essere una medaglia alla carriera, come si fa con gli Oscar del cinema.
OVER 50 – Più difficile e complicato il percorso dei senatori Over 50 del pluridecorato coach Bucci con il record più sfolgorante di tutto il maxibasket (87 vittorie su 95 incontri). Già nella prima partita la squadra ha perso Mario Boni per stiramento: non una pedina qualsiasi, ma il giocatore che nella finale mondiale di due anni ha infilato 46 punti.
Ma la tegola più grossa è caduta dall’avere affrontato la selezione Fimba International, in cui erano stati ficcati dentro cinque campioni veri della nazionale ex Jugoslavia (Kotnik, Sunara, Mirt, Gergia e Petranovic). Un po’ per il desiderio di compiacere i boss della Fimba, un po’ per favorire le stelle slave, gli arbitri croati hanno dato il peggio di sé con una direzione a senso unico scandalosa, culminata nell’espulsione di Boni. La larga vittoria (82-66) nella finale per il terzo posto contro la Russia di San Pietroburgo – fra l’altro diretta dagli stessi arbitri – ha avuto il sapore del risarcimento: un sapore amaro, però, di cui Bucci e i suoi avrebbero fatto volentieri a meno.
Fra gli azzurri si sono confermati ad alto livello Tirel, Bullara, Solfrini, Boni, Venturi, Carera, l’eterno Ponzoni e Tortù, e hanno esordito con onore le guardie Bortolini, Reali, De Angelis, e soprattutto Sbarra.
Scauri, gli azzurri Over vincono e divertono
La nazionale Over 40 di coach Alberto Bucci fa onore al suo nome. Vince superando la Rappresentativa del Golfo per 92 – 68 e diverte il pubblico accorso al PalaBorrelli per rendere omaggio alla memoria del grande Gigi Ranieri, prematuramente scomparso. In suo onore i giocatori del Golfo hanno tutti il numero 4 sulla maglia, una iniziativa originale dettata da estro e fantasia uniti ad amore e generosità, tutte doti di cui il nostro Sud è ricco. Si conclude dunque nel migliore dei modi la giornata dedicata a Ranieri, apostolo del basket a Scauri, amato per le sue doti tecniche di giocatore e di allenatore e per le sue qualità umane. Ecco infine le formazioni e i punteggio degli azzurri:
NAZIONALE MASTER: Corvino 8, Donati 2, Delli Carri 11, Sbarra 3, Romano 16, R. Esposito 14, Corvo 17, Venturi 13, Tavelli 2, Reali.
RAPPRESENTATIVA DEL GOLFO: Camerota I., Camerota M., Celenza, Colarullo, D’Acunto, De Lise, Di Marzo, Gallo, Lilliu, Longobardi, Pontecorvo F., Pontecorvo V., Riscolo, Sasso, Scotto, Scalzone, Giannini.